Carissima /o,
ti giungano gli auguri più belli
per il tuo compleanno anche
dalla Parrocchia, con i buoni auspici
di San Luigi Orione
nostro amato custode.
In una di queste ultime sere il nonno, spostando la tendina della finestra, osservava la furia del vento che scuoteva i rami dei pioppi, altissimi, tremanti come bambini in preda alla paura. Scricchiolavano, parevano secchi e avvinti dalle folate della bora, spasimanti come fuscelli.
Ne usciva un suono sgualcito al pari delle note di un organo lasciato in disuso da tempo e toccato da mani inesperte.
Il tormento durò più di un’ora.
Le nubi fuggirono impazzite lasciando libero il cielo che riprese la sua veste d’azzurro.
Quando tutto fu quieto e i bambini tornarono al gioco prima che la mamma chiamasse alla cena, il nonno aprì tutta la finestra: i pioppi non erano secchi; si erano ritirati con calma al loro posto consueto.
Ma ciò che meravigliava la vista del nonno erano le gemme che, silenziose e verdi sui rami, che parevano secchi, spuntavano morbide come la pelle dei neonati.
Allo zappatore distratto, tutto è solo evento di natura che talora disturba la quiete.
Al nonno che attento guarda, gustando il sapore della pipa, il vento ed i pioppi che danzano a forza dietro il martellante sibilo, parlano alla mente ora di timore ora di speranza e di tanti altri segni che si risvegliano nell’anima e inducono a meditare, a pensare, ad amare.
Ogni mistero di natura è indice che, componendo e scomponendo e ricomponendo, l’universo continua a ricreare e a ricrearsi.
Così è la vita dell’uomo e anche la tua: ti auguro che sia, pur tra qualche tribolo, soprattutto tra molte gioie, sempre più nuova.
Con sincero affetto.
Don Erasmo e la Comunità parrocchiale